Attacco Man in-the-Browser

Attacco Man in-the-Browser

Attacco Man in-the-Browser: che cos’è?

Il termine “Man-in-the-Browser” si riferisce a un tipo di attacco Man-in-the-Middle (MitM) che prende di mira il browser Web utilizzato per navigare su Internet.

In un classico attacco MITM, un cybercriminale si posiziona tra l’utente e il servizio che si sta utilizzando, intercettando e talvolta modificando le comunicazioni.

Il Man in the Browser è un attacco specifico del client della vittima che intercetta e modifica il traffico ricevuto e spedito, da e verso il server.

Per capire come funziona questo tipo di attacco, è utile fare un esempio. Immaginiamo uno scenario comune: le transazioni bancarie online. Ipotizziamo di accedere al nostro contro bancario per effettuare una transazione di denaro: se nel browser fosse presente un malware, attraverso un attacco MITB, questo potrebbe modificare l’importo o il destinatario del trasferimento in modo tale che, una volta confermata la transazione, il denaro venga accreditato a un beneficiario differente. L’intero processo, purtroppo, è spesso assolutamente trasparente all’utente che, non avendo riscontro di alcun disservizio, si accorgerà delle conseguenze solo in un secondo momento.

Prevenzione del Man-in-the-Browser attack

Come ci si può proteggere da un attacco Man in the Browser? Il modo migliore per difendersi è adottare delle misure di prevenzione. Vediamo le principali:

  1. Aggiornamenti regolari: assicurarsi che il browser e il sistema operativo siano sempre aggiornati. Verificare, dunque, che i plug-in siano sempre aggiornati con le ultime correzioni di sicurezza.
  2. Utilizzare software di sicurezza affidabile: è fondamentale installare e mantenere attivo un buon software antivirus e anti-malware.
  3. Formazione e consapevolezza: conoscere la tipologia di attacchi e come funzionano è essenziale. Essere consapevoli delle email sospette, dei download da fonti non affidabili e dei siti web rischiosi può ridurre la probabilità di infezione.
  4. Autenticazione a Due Fattori: è utile usare l’autenticazione a due fattori (2FA) quando possibile, specialmente per i servizi online sensibili come le banche.
  5. Verificare le transazioni: oltre a proteggere il proprio dispositivo, è bene controllare attentamente le transazioni finanziarie per rilevare attività sospette.